sabato, luglio 14, 2007

Vivo o morto tu verrai con me

Un nuovo robot armato aiuterà soldati e forze dell'ordine statunitensi. Per combattere i cosiddetti "comportamenti antisociali" e piegare all'obbedienza incondizionata i cittadini, CCTV e sorveglianza massiccia non bastano più. Presto negli U.S.A. potrebbero essere utilizzati a tal scopo dei robot semoventi su cingoli, dotati di cam e sensori di movimento e, soprattutto, armati di taser, la pistola in dotazione alle forze dell'ordine statunitensi che spara scariche elettriche tramortendo, contraendo i muscoli e rendendo le persone colpite incapaci di muoversi. Insomma, un nuovo mezzo di controllo sociale che sarà dotato di autonomia ed intelligenza artificiale fino a poter fare tutto da solo e con il quale non sarà possibile "ragionare" né consigliabile ribellarsi.

Il nuovo... "giocattolo" è il risultato di una partnership strategica tra la iRobot, ditta che produce robot per le forze di polizia, e la Taser International. Il primo modello è stato presentato ad una conferenza a Chicago il 9 e 10 luglio 2007.[1]

Il primo passo è l'integrazione di un Taser X26 nel PackBot Explorer di iRobot: i clienti delle due aziende potranno provarlo e suggerire le modifiche, giungendo così "allo sviluppo di prodotti che possano includere una intera linea di Taser per piattaforme iRobot, fino ad una famiglia di robot pienamente integrati", come recita la nota della Taser International[2] e si parla, sottolinea il chairman Tom Smith, non solo di robot manovrati da remoto, ma anche di sistemi robotici autonomi.

Ma non è l'unica novità della Taser International. E' stato infatti presentato il Taser XREP, un taser formato proiettile, che ha una gittata di 30 metri e, una volta colpito il bersaglio, conficca i suoi elettrodi nella pelle e rilascia scariche elettriche per 20 interminabili secondi. E' comunque consigliabile evitare di estrarre il proiettile con le mani: esso è infatti interamente ricoperto di elettrodi e dunque rilascerebbe ulteriore corrente nella mano.[3]

Intanto negli U.S.A., in attesa dei robot, ci pensano ancora i poliziotti armati di taser ad "educare" la popolazione. Dal Texas, arrivano due episodi nell'ultimo mese. Un uomo ha chiamato il numero d'emergenza per una crisi diabetica. Invece dei medici, si è visto arrivare a casa sette poliziotti, che hanno pensato bene di placare le manifestazioni della sua crisi sparandogli ripetute scariche elettriche col taser. Mentre l'uomo urlava "Vi prego, basta, ho bisogno d'aiuto!" e la compagna dell'uomo urlava "Cosa fate?", i poliziotti continuavano a sparare scariche elettriche all'uomo mettendo a tacere le sue grida d'aiuto e dicendo alla donna "Ci stiamo prendendo cura di lui".[4]

Sempre in Texas, un uomo in crisi matrimoniale ha minacciato di suicidarsi e si è cosparso di benzina. I parenti hanno chiamato la polizia che, giunta sul posto, ha prima usato contro l'uomo dello spray al peperoncino e poi gli ha sparato col taser. Risultato: l'uomo ha preso fuoco ed è morto bruciato.[5]

La polizia dichiara: "Non sappiamo cosa abbia provocato il fuoco". Eh già, che strano. Misteriosa autocombustione?

Secondo Amnesty International, nel solo 2006 più di 70 persone hanno perso la vita dopo essere state colpite dalle scariche di un taser, portando a più di 230 il numero dei decessi in circostanze analoghe dal 2001.[6]



[1] http://urlin.it/d041
[2] http://www.taser.com/products/law/Pages/taserirobot.aspx
[3] http://urlin.it/d042
[4] http://www.theregister.co.uk/2007/06/20/diabteic_tasering/
[5] http://urlin.it/d043
[6] http://www.amnesty.it/pressroom/ra2007/statiuniti.html

Scritto da Marco M per
Pressante.com
venerdì 13 luglio 2007

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