venerdì, settembre 01, 2006

L’intelligence americana e l’abitudine di controllare le menti

Al giorno d’oggi si sente spesso menzionare il termine “controllo e manipolazione”, in particolar modo quando si tratta l’argomento “mass media” ovvero mezzi di comunicazione. Manipolazione delle notizie, manipolazione dell’informazione, messaggi subliminali, condizionamento mentale al fine, ad esempio, di avere il controllo sull’opinione pubblica, e chi più ne ha più ne metta.
Numerose ricerche più o meno note, più o meno attendibili, hanno dimostrato le varie subdole forme di condizionamento e controllo mentale provenienti dalla sfera televisiva, pubblicitaria, dal cinema ai cartoni animati, dai giornali alle riviste ai libri e così via. Ci sono dati sufficienti però, per dichiarare che tali azioni non vengono solamente compiute attraverso questi mezzi.

Qualcuno, in materia di controllo, infatti, è andato oltre ed ha documentato i risultati degli immensi “sforzi” delle agenzie federali statunitensi: CIA (Central Intelligence Agency), FBI (Federal Bureau of Investigation), DIA (Drug Information Association), DEA (Drug Enforcement Administration), NSA (National Security Agency), NRO (National Reconnaissance Office), FINCEN (Financial Crimes Enforcement Network), le quali all’unisono hanno collaborato alla creazione di una Carta D’Identità computerizzata (Universal Biometric Card), sottoforma di biochip, che impiantato nei futuri neonati garantirà la completa disponibilità ed il facile reperimento di tutte le informazioni riguardanti l’individuo come il suo DNA, le sue caratteristiche fisiche e mentali e sarà facilmente rintracciabile grazie ad un sistema di sorveglianza che verrà gestito in toto dalle suddette agenzie di vigilanza, dal Ministero della Difesa americano e, addirittura, dalle polizie locali.

Ogni individuo potrà essere monitorato 24 ore su 24 da un Grande Fratello che avrà anche la facoltà di individuare i famosi “Thought Crimes” ovvero i Crimini Potenziali non ancora commessi ma prodotti dalla mente di qualcuno, grazie alle leggi del sospetto (Anti-Crime Bill del 1994 e Patriot Act del 2001) che il governo americano ha approvato e attuato. Questi sfortunati pensatori saranno, purtroppo, in un futuro non troppo lontano, arrestati prima ancora di poter compiere il malfatto e senza aver possibilità di dimostrare la loro innocenza (vedi il film Minoriry Report, di Steven Spielberg)

Nonostante la pericolosità della situazione qui sopra descritta, c’è molto da riflettere se si considera che l’intelligence statunitense lavora ormai da più di mezzo secolo al programma di controllo e manipolazione mentale. Risalgono, infatti, agli anni ’20 i primi esperimenti dell’organizzazione che si chiamerà OSS prima (Office of Strategic Service) e successivamente CIA, che avevano come scopo il controllo radio del cervello da prima operato sugli animali attraverso l’applicazione di elettrodi sul capo. Successivamente venne sviluppato su cavie umane un programma chiamato “Valutazione Critica del Metodo Ipogenetico” attuato dal fisiologo parapsicologo russo Vasiliev. Si trattava di un controllo radio del cervello su individui che si trovavano in una stanza adiacente a quella del professore o in stanze ancora più lontane. Coloro, quindi, che finora sono stati convinti che l’inizio di tali esperimenti sia da ricondursi al periodo hitleriano e agli studi “sanguinari” effettuati all’interno dei campi di concentramento, dovranno purtroppo rivedere le loro ottimistiche opinioni in merito ai nostri alleati d’oltreoceano (anche se numerosi membri della CIA sono stati proprio personaggi delle SS e della GESTAPO tedesche). Sono più di ottant’anni di lavoro alle spalle e si suppone, quindi, che le ricerche siano già a buon punto.

Non molti anni dopo le prime prove su animali, la CIA fece costruire una clinica di Controllo Sperimentale Della Mente a Montreal, il costo della quale fu totalmente a carico della Fondazione Rockefeller. La direzione di tale struttura venne affidata allo psichiatra D. Ewan Cameron, il quale venne presto a contatto con l’ambiente nazista tedesco entro il quale aveva la possibilità di disporre di tutto il materiale umano di cui necessitava. Il braccio destro di Cameron era il Dr. Walter Freeman, il quale nella sua carriera poteva vantare 4.000 lobotomie frontali effettuate nell’arco di 20 anni su pazienti che soffrivano di depressione o paranoia. Con l’aiuto di altri studiosi, essi furono finanziati per sperimentare l’annullamento e la destrutturazione della personalità di alcune cavie umane.

Tali scientifici esperimenti consistevano nella somministrazione di dosi massicce di LSD (Acido Lisergico), barbiturici fino ad indurre il sonno per 65 giorni continuativi, elettroshock operati ad una potenza 75 volte più alta delle dosi raccomandate. Una volta cancellata la mente della cavia si procedeva alla riprogrammazione della stessa attraverso la ripetizione di messaggi registrati per 16 ore al giorno. Cameron divenne e rimase fino alla sua morte, nel 1967, il presidente dell’Associazione Psichiatri di Canada e America.

I suoi esperimenti continuarono grazie al SEI, Scientific Engineering Institute di Boston, centro che fungeva da copertura per la CIA , all’interno del quale si progrediva nello studio del controllo della mente attraverso l’applicazione di elettrodi nel cervello. Già nel 1962 circa, il Dr. Baldwin studiò gli effetti dell’irradiazione del cervello di una scimmia con segnali radio. Il dottore dopo aver decapitato la testa della povera scimmia, la trapiantò sul corpo di un’altra cercando di riportarla in vita attraverso la saturazione radar! Sempre lo stesso anno il Dr. Stephen Aldrich, sostenitore delle ricerche occulte, prese il controllo dell’Ufficio Ricerche e Sviluppo dando inizio all’Operazione “Often”, un’investigazione dell’occulto. La sua teoria di manipolazione del cervello a distanza era basata sulla tecnica “psichica”.

Gli scienziati della CIA, collaboratori di Aldrich erano specializzati nella chirurgia stereotassica, semplificando di molto l’applicazione di elettrodi sul cervello che servivano ad azzerare la mente e a prepararla alla chirurgia “ipnotica ricostruttiva”.
Per chi se lo sta chiedendo, è ovvio che tali ricerche dovevano per forza essere finalizzate anche all’applicazione strettamente militare. E’ abbastanza noto un progetto chiamato ARTICHOKE che la CIA aveva già programmato dal 1950. Tale progetto doveva servire alla formazione di un soldato che fosse una sorta di pupazzo sanguinario e assassino con la memoria vuota come una scatola, la quale veniva riempita attraverso stimolazione elettrica (rientra l'MK-ULTRA)

Il passo successivo a quanto sopra descritto è ciò che viene identificato sotto il nome di “Tecnologia Cibernetica”. Dopo, infatti, aver creato il soldato “perfetto” si trattava di creare il mezzo più affidabile, infallibile e mimetizzabile per trasportare informazioni top secret. E’ stata resa nota una brochure riassuntiva della CIA che risale al 1965 circa, nella quale si descrive una ricerca effettuata da un Distretto della Columbia, dove si afferma il successo ottenuto nel realizzare un “Mezzo Biologico di Comunicazione” ovvero un “…mezzo attraverso il quale le informazioni di media importanza possono essere somministrate a umani utilizzando altri sensi diversi dalla vista e l’udito…”.

Nella stessa nota si sosteneva, inoltre che “… La Cibernetica può essere usata per plasmare il carattere di un bambino, per inculcare conoscenze e tecniche, per istituire un sistema di esperienze comuni, per stabilire l’andamento del comportamento sociale…tutte funzioni che possono essere riassunte nel pieno controllo dei processi di crescita degli individui.” Si ritiene che la tecnologia per fare ciò provenisse dalla Russia, in quanto si faceva riferimento ad uno studio “…basato su ricerche provenienti dall’Est dell’Europa”. Ecco quindi che ci si ricollega alle già più note e recenti sperimentazioni sulle personalità dissociate, effettuate dalla CIA.

Ma fu con la scoperta delle microonde nel 1965, grazie all’aiuto dell’Ambasciata Americana di Mosca, che l’Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzati (ARPA) sotto la guida del Dr. Jose Delgado progettò di costruire armi invisibili “…molto più pericolose delle distruzioni atomiche”. Egli diceva, alla luce della sua immensa conoscenza del cervello umano, che “..ora possiamo trasformare, dare forma, comandare l’uomo robot. Penso che il più grande pericolo per il futuro…sarà che avremo robotizzato esseri umani i quali non saranno affatto coscienti del fatto di essere stati robotizzati”.
Ma la soffiata dell’Ambasciata Americana costò, successivamente, l’inizio della Guerra Fredda.

Proprio con il Progetto PANDORA vennero studiati gli effetti delle microonde allo scopo di condizionare le azioni di un individuo a distanza e per facilitare il lavaggio del cervello o il crollo totale dei prigionieri sotto interrogatorio.

Credo che a questo punto, considerate tutte le evoluzioni delle suddette ricerche (si potrebbe continuare oltre) e sperimentazioni e l’affidabilità e l’etica di coloro a cui sono state assegnate possa non essere difficile accettare l’esistenza di sistemi militari come HAARP o come i satelliti così detti “Killer”, quelli cioè che irradiano onde elettromagnetiche su porzioni di territorio per colpirne gli esseri che lo abitano fino, in alcuni casi, ad indurne la morte. Esiste anche una terza via, quella del “terrorismo telepatico” ovvero intaccare parti di cervello di un individuo legate alla memoria e indurlo in uno stato di schizofrenia a seguito della continua percezione di voci all’interno della sua testa. Questi ultimi casi risalgono alla metà degli anni ’70, come il caso di Marti Koskii, abitante di Edmonton in Canada.

Purtroppo i meccanismi di acquisizione del potere anche attraverso il controllo delle masse, parte integrante della filosofia insita nel Nuovo Ordine Mondiale, sembrano non dare molta fiducia nei confronti del futuro dell’umanità. Eppure sono certa del fatto che possa esistere un alto livello di coscienza e consapevolezza in grado di contrastare questo tipo di azioni finalizzate a creare un popolo schiavo, svuotato di ogni tipo di attività emotiva e cerebrale, che debba servire solo ad arricchire e ad accrescere il potere dell’élite, degli Illuminati o Bilderberg come si vogliano chiamare.

E’ un dato di fatto che molte più persone si stanno “risvegliando” e acquisiscono, soprattutto grazie ad una corretta informazione, la capacità di analizzare gli eventi dell’attualità riconducendoli ad un quadro più generale. Ed è proprio l’abilità nel ricomporre i tasselli del mosaico e di comprendere i meccanismi che regolano la nostra realtà che si diventa liberi. E questi meccanismi, a dire il vero, sono tutt’altro che complessi, se si pensa che ciò che regola il mondo è la sete di potere infinita e senza regole di un ristretto gruppo di persone. E questo ristretto gruppo è quello che ha le possibilità ed i mezzi per far apparire le cose in modo tale che ci sembrino buone ed accettabili, cose che sembrino mettere al centro il benessere di ogni individuo comune, in modo tale da non contrastare i loro piani di dominio, ma di diventarne parte, legittimandoli. La verità è che quelle cose non sono né buone né accettabili.
La verità rende liberi.

Lorenza Veronese
Fonte:www.disinformazione.it
Link: http://www.disinformazione.it/controllare_le_menti.htm
30 agosto 2006

Fonti:
Project L.U.C.I.D. di Texe Marrs
Psychic Dictatorship in the U.S.A. di Alex Constantine
The Zapping of America: Microwaves, their deadly risk and the Cover-Up di Paul Brodeur
Mind Control: The Story of Mankind Research Unlimited Inc. di A.J. Weberman
Operation Mind Control di Walter Bowart

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