venerdì, febbraio 06, 2015

Gianni Lannes è un gatekeeper?

Tempo addietro Gianni Lannes decide per conto suo che UN MILIONE di cittadini si devono riunire tutti a Roma per protestare contro le attività di aerosol clandestine. Reputiamo l'idea bislacca ed anzi ci irrita il fatto di essere stati tirati in ballo, insinuando che, se non vi partecipiamo, significa che...

Pensiamo: "A che gioco gioca Lannes? Chi vuole delegittimare e perché? Cui prodest?". Oltre tutto l'indetto sit-in non ha ricevuto l'autorizzazione per opera della Prefettura.

Già mesi prima in un suo articolo, pubblicato sul blog "Su la testa", sembra si voglia avvalorare la tesi delle fantomatiche scie di condensazione e questo episodio comincia a far serpeggiare qualche sospetto in merito a chi realmente gestisce il blog di Gianni Lannes.

Successivamente a quegli strani eventi, il "giornalista investigativo" si rende protagonista di alcune dichiarazioni sopra le righe, nelle quali il target da screditare è sempre, guarda caso, Marcianò. Fingiamo di non capire e lasciamo correre. A metà maggio 2014, sempre sul blog "Su la testa", viene pubblicato un messaggio privato del Dottor Stefano Montanari, il quale, senza mezze misure e dopo essere scampato ad una nostra querela (fatta evaporare da qualche PM compiacente), spara a zero su Marcianò. Poi, come suo solito, Lannes nasconde la mano... cancella l'articolo ed anche in quel caso la cosa finisce lì. Lo ignoriamo. Per quale motivo, però, Lannes pubblica le spericolate asserzioni di Montanari? Forse perché così qualcuno le legge e si forma un'opinione errata...

Nel mese di giugno 2014, sempre volendo ignorare di aver compreso da che parte sta davvero Lannes, gli scriviamo e gli chiediamo se vuole partecipare, con un'intervista sul tema, alla realizzazione del documentario "Scie chimiche: la guerra segreta". Il Nostro non risponde nemmeno...

Poco tempo dopo la pubblicazione del documentario, Lannes denuncia un attentato incendiario a suo danno. Scopriamo tuttavia che un rogo si è verificato, ma in fiamme è andata una vettura di un esponente del comune in cui risiede il giornalista e le foto sono quelle di un sito web locale. Qualcosa non quadra. Fatto sta che il reporter rimuove l'articolo dal suo blog.

Ora costui annuncia ai quattro venti che è di prossima pubblicazione il volume, edito da "Arianna Editrice", "Scie chimiche: la guerra segreta". Il titolo è sin troppo simile a quello del documentario di "Tanker Enemy". Il motivo? Un'operazione di marketing? Lasciamo al lettore le ovvie conclusioni.

Ed ecco, signore e signori, che Gianni Lannes getta finalmente la maschera: il 5 febbraio 2015 pubblica il seguente scartafaccio, usando un nome di comodo (Giulio Bianchi), dal titolo inequivocabile:

"MARCIANO', MARCIASI': MARCIACHI?

Attenzione agli esperti da cameretta. In Italia, a parte i negazionisti delle scie chimiche, c'è qualche mister "so tutto io", che si arroga il diritto di monopolizzare l'argomento guerra ambientale. A parte il vittimismo conclamato ed esibito ad ogni giro di giostra, sul predetto argomento una premiata ditta le spara sempre più grosse. Questi novelli profeti da condominio sgomitano e sbraitano sempre più per un briciolo di notorietà. Recita l'adagio: "scherza con i fanti ma lascia stare i santi". A buon intenditore poche parole". E ora fuori dai piedi!"

Analizziamo il lessico del testo. Vediamo che in esso compaiono termini usati sino alla noia dalla disinformazione organizzata e questi sono: "cameretta", "premiata ditta", "vittimismo", "novelli profeti da condominio"...

Leggiamo che cosa scrive Task Force Butler al secolo Federico De Massis. Prendiamo un messaggio a caso inviatoci tra le centinaia di comunicazioni intimidatorie e persecutorie ed in cui, per conoscenza, sino dal 2011, è incluso il destinatario "Gianni Lannes".

"Eh sì, decisamente la puzza di merda che si alza dalla cameretta in quel di Sanremo sta appestando l'intera Europa".

Capito? Ora è chiaro un concetto: il blog "Su la testa" è un blog civetta e Gianni Lannes, di conseguenza è un gate keeper [1]. Non credete sia vero? Ne trarrete conferma dalle sue prossime reazioni e da quelle che, a tutti gli effetti, sono suoi collaboratori tra cui un personaggio di notevole peso.

[1] "Gatekeeper" significa letteralmente "guardiano del cancello": il vocabolo designa, nel lessico della comunicazione in Rete o più in generale dei media, un blogger, un autore, un giornalista che, fingendo di informare in modo obiettivo e con l'apparente intento di denunciare problemi scottanti, mescola abilmente menzogne e mezze verità per catturare il consenso di lettori ed attivisti. Dopo aver ottenuto consenso, pilota l'opinione pubblica verso pseudo-verità o la distoglie dai problemi veri per enfatizzare aspetti secondari. Il gatekeeper è una specie di pastore che lascia pascolare il gregge in un recinto un po' più ampio di quelli normali, illudendo le pecore di essere libere. Emblematico è il caso di Adam Kadmon, un ingannevole e fraudolento paladino di un'opposizione "voluta ed autorizzata dal sistema".


6 commenti:

  1. Ho visto i due post e sono rimasto allibito, poteva metterci un pò di fantasia e non copiare il titolo il secondo non capivo il motivo di quel post ridicolo, detto questo non mi è mai piaciuto granchè lannes.
    ciao

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    1. E pensa che nonostante la mole di prove prodotte, c'è ancora qualcuno che si ostina a difenderlo, e sto parlando di "attivisti".
      Ciao Zak (y)

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    2. Acquisito e passato al nemico.

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    3. Difendono uno che è indifendibile.

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  2. Scendere in piazza non serve a niente, di solito il potere, i governi – soprattutto gli ultimi in ordine cronologico – non prendono in considerazione la Volontà popolare, anche perché oggi ci troviamo in una finta democrazia ovvero dittatura camuffata, anzi, serve per identificare schedare controllare spiare e infiltrare meglio tutti i veri attivisti, per poi in seguito guidarli “per il loro bene” come si suol dire nella direzione dove non faranno più danni al Sistema governato dalle banche e dall’industria quindi alla fine portarli in un recinto “sicuro” prestabilito, preparato in anticipo dall’establishment per i cosiddetti ribelli ossia liberi pensatori, sempre scomodi al regime, una volta influenzati e fatti “convertire” alla “religione” di Stato; questo, dopo averli divisi (ideologicamente) e dopo aver tentato di comprare e/o possedere le loro proprietà. Non si chiede ad un criminale, il diritto alla Vita, all’Essere, all’opinione, alla felicità e alla salute, non te lo darà mai, piuttosto l’unica cosa utile sarebbe smascherare il suo operato dunque rimuoverlo legalmente e pacificamente dalla posizione che ha occupato illegalmente con l’inganno propaganda bugie o violenza. Quando ho davanti un criminale non lo prego: “per favore puoi smettere di essere criminale?”, non me la concede, la suddetta cortesia, ma cerco di comprendere per quanto possibile il perché avrebbe scelto di fare quello che fa. Il dialogo è possibile soltanto dal momento che io ho capito perfettamente le sue ragioni che rispetto e costui le mie, e le rispetta, altrimenti è come parlare due lingue molto diverse, perciò si perde il tempo prezioso nell’imitare le “pecore” belanti bipede che ci circondano. Urlare per le strade ai sordi è ridicolo e controproducente, a parte il fatto che quasi certamente sarebbero stati affiancati, dall’interno oppure dall’esterno, da provocatori dormienti psicopatici idioti, pagati, manipolati, telecomandati, ubriachi, drogati che avrebbero creato il caos apposta – un’ottima scusa per l’Impero malato in modo da picchiare arrestare e accusare di “terrorismo” gli innocenti. Quanto ho scritto logicamente è valido in ogni campo, non solo per quanto riguarda la lotta contro l’inquinamento, avvelenamento dell’aria, suolo, mare. Quello che sarebbe necessario fare, invece, è ideare, insieme, un nuovo tipo di Civiltà, basata sulla Coscienza individuale Amore e Giustizia, rispetto reciproco, là dove il crimine non esiste perché riconosciuto sciocco primitivo e obsoleto. Personalmente, non sono affatto contrario agli OGM, se e quando compatibili al 100% con il nostro D.N.A. originario, non sono contrario alla Clonazione umana, non sono contrario alla nanotecnologia e nanorobots, sono favorevole alla ricerca scientifica a 360° senza limiti, contesto però tutte le attività criminali clandestine della falsa scienza degli antiUomini, finalizzate alla stupidità, guerra, oppressione, business, distruzione. Non è la quantità di “studi” o il parere della maggioranza che conta ma la qualità effettiva del lavoro, non sono i titoli e diplomi ma le intenzioni e il livello di coscienza del singolo ricercatore, a fare differenza.

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